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“Allenare il cuore”: prevenzione e controlli personalizzati per chi pratica sport ad ogni livello e ad ogni età.

La Cardiologia dello Sport è una branca specialistica della Cardiologia che ha recentemente acquisito molta notorietà, soprattutto tra gli atleti, in seguito ad incidenti sportivi di grande rilievo mediatico. In molti si ricorderanno infatti l’arresto cardiaco avvenuto al calciatore Christian Eriksen durante la partita degli Europei del 2021.

E’ necessario tuttavia far presente che sono sempre state molteplici le segnalazioni, benché circoscritte alla cronaca locale, in cui si riportavano “malori in campo” durante le attività sportive.

Lo sport come attività ubiquitaria e benefica

Lo Sport oggi è un’attività diffusamente consigliata ed ormai quasi ubiquitaria in tutte le fasce d’età. Si inizia da giovanissimi, proseguendo durante tutta l’età dello sviluppo, per poi approdare, sia a livello professionale che a livello hobbystico, ad impegni elevati. Si può pensare alle attività all’aria aperta, alle attività di squadra, o alle attività indoor e alle palestre.

Questa diffusione via via sempre più capillare, anche di tipo culturale e di stile di vita, è noto portare a ottimi benefici per quanto riguarda la prevenzione a lungo termine delle patologie cardiovascolari, del diabete, dell’obesità ed è un importante fattore di stabilizzazione emotiva e psicologica.

Rischi cardiovascolari nello sport e il ruolo della cardiologia

E’ presente tuttavia un rovescio della medaglia, come citato all’inizio dell’articolo, in riferimento ai numerosi episodi di cronaca locale, che riportano a casi di “malori in campo” o durante l’attività fisica. Gli aspetti principali sono due:

  • diverse attività sportive, esercitate a diversi livelli di intensità, portano ad un aumento poco controllato delle “richieste” al sistema cardiocircolatorio del soggetto;
  • l’aumento non controllato della platea di coloro che si avvicinano alla pratica sportiva o che lo praticano in modo impegnativo, porta inevitabilmente a coinvolgere soggetti il cui sistema cardiocircolatorio può essere “non allenato” o ammalato.

La Cardiologia dello Sport si occupa, quindi, di valutare il soggetto sportivo in relazione a questi aspetti principali: pone in relazione lo stato di salute del soggetto, il suo stato di rischio cardiovascolare mediante una visita accurata ed accertamenti strumentali (come EcoCardioColorDoppler, Test da Sforzo, Holter Cardiaco, ECG) e l’attività fisica svolta, per “modulare” ed adeguare impegno sportivo alle capacità dell’organismo.

Destinatari della cardiologia sportiva

A chi si rivolge la Cardiologia Sportiva? Si desume facilmente quindi come la Cardiologia Sportiva abbia come destinatari della propria attività:

  • soggetti giovani e nella fase di crescita e sviluppo che praticano attività fisica di tipo amatoriale;
  • soggetti giovani ed atleti che esercitano attività agonistica;
  • soggetti over35 impegnati in attività a media-alta intesità, o in presenza di fattori di rischio cardiovascolare (fumo, dislipidemie, diabete, iperglicemia, sovrappeso);
  • soggetti di qualsiasi età impegnati in attività sportiva che desiderano monitorare e controllare il proprio sistema cardiovascolare in ottica preventiva, sia in considerazione dell’aumento fisiologico dell’età che dei fattori di rischio ad essa associati.

Italia: Leadership nel mondo per la Cardiologia dello Sport. Parola al nostro specialista, il Dottor Perona.
“La Cardiologia dello Sport nasce in Italia il 13/03/1981 ad opera del Prof. Antonio Venerando ed è oggi nella lista delle Società Scientifiche riconosciute dal Ministero della Sanità, questo comporta la possibilità di redigere Linee Guida a valenza nazionale e internazionale”.

“Oggi la SIC SPORT, Società Italiana di Cardiologia dello Sport, è riconosciuta come capofila nel mondo per livello di studi e iniziative in merito alla prevenzione e cura di malattie cardiovascolari in ambito sportivo agonistico ed amatoriale. Questo è stato possibile grazie a grandi professionisti che hanno guidato in questi anni la Società Scientifica e grazie ai cardiologi che ne fanno parte: maestri come il Prof. Paolo Zeppilli, il Prof. Domenico Corrado, Prof. Antonio Pelliccia e il recente scomparso Prof. Francesco Furlanello”.

“La nostra Società, di cui sono onorato di far parte come Membro Ordinario, collabora attivamente con i migliori centri di cardiologia dello Sport d’Italia e del mondo. È un onore per noi poter contare su centri di eccellenza di Cardiologia Molecolare con banche dati sulle malattie genetiche cardiache come quella dell’ICS Maugeri di Pavia presieduto dalla Prof. Silvia Priori, o centri di diagnostica come quelli dell’Università di Padova del Prof. Antonio Corrado e centri di medicina dello sport come quello di Roma del Prof. Paolo Zeppilli con una sezione dedicata allo sport paraolimpico che consenta l’attività sportiva anche agonistica al soggetto disabile”.

“La sensibilità verso la prevenzione cardiovascolare nell’atleta è cresciuta negli anni sia per ridurre al minimo le morti improvvise dello sportivo che, seppur rare, rappresentano sempre una tragedia, sia per valutare adeguatamente il rischio cardiovascolare di soggetti che si cimentano nello sport a età più avanzata. Oggi gli atleti Master sono di molto aumentati e richiedono accurata valutazione del cardiologo dello sport in concerto con il medico sportivo L’Italia nel Mondo è capofila in competenza di Cardiologia dello Sport e questo ci rende orgogliosi del lavoro fatto fin ora”.

“Abbiamo i primi Master di II livello in Cardiologia dello Sport e il più basso numero al mondo di eventi tragici dello sportivo proprio per l’accuratezza con cui approcciamo l’atleta a qualunque età esso svolga attività sportiva. Il certificato d’idoneità allo sport è ‘’cosa’’ seria sempre! Sia si tratti di atleta amatore sia si tratti di agonista. I mezzi di prevenzione e diagnosi precoce a disposizione ci sono e sono potenti, ma occorre non sottovalutare mai la visita medico sportiva e di Cardiologia dello Sport perché lo sport sia sempre salute e sicurezza al tempo stesso. La morte improvvisa dell’atleta ad oggi non è azzerata ma grazie agli studi che stiamo portando avanti e le normative (es. Legge Balduzzi) del Ministero della Salute, in Italia siamo un esempio per molti nel mondo”.

La Cardiologia dello Sport come abbiamo visto è parte fondamentale della prevenzione e della cura della persona.
Per questo motivo MedicalCenter San Giuseppe offre un servizio a 360°, in grado di supportare il paziente in ogni fase del proprio percorso sportivo.

Per maggiori informazioni riguardo la visita e i servizi disponibili, o per accedere alle prenotazioni, clicca qui.

Davide Perona – MioDottore.it