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Dormire bene in estate: perché è più difficile e cosa puoi fare davvero

Con l’arrivo del caldo estivo, soprattutto a luglio, molte persone iniziano a fare i conti con notti poco riposanti. Anche dopo giornate stancanti, addormentarsi diventa difficile e i risvegli notturni sono frequenti. In tante città italiane, le temperature notturne superano i 30°C, e questo ha un impatto diretto sulla qualità del sonno. Ma il caldo non è l’unico colpevole.

Perché in estate si dorme peggio?

Durante l’estate, il nostro organismo attraversa una serie di cambiamenti che coinvolgono ormoni, metabolismo e abitudini quotidiane. Tutti questi fattori alterano il normale ritmo sonno-veglia, rendendo il riposo meno efficace, anche in assenza di una vera e propria insonnia.

Ecco cosa può interferire con il sonno estivo:

• Meno melatonina: l’aumento delle ore di luce ritarda la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno, rendendo più difficile prendere sonno.

• Qualità del sonno ridotta: le alte temperature compromettono il sonno profondo e rigenerante.

• Cene abbondanti o alcoliche: rallentano la digestione e disturbano il sonno.

• Aria condizionata troppo forte: se troppo fredda o diretta sul corpo, può causare fastidi come congestione o mal di gola.

• Disidratazione: anche una leggera disidratazione può causare frequenti risvegli notturni per sete o per urinare.

Come migliorare il sonno durante l’estate

Per dormire meglio anche nelle notti più afose, bastano spesso piccoli accorgimenti quotidiani:

• Riduci la luce artificiale la sera: preferisci luci calde e basse, e limita l’uso di schermi prima di dormire.

• Cura l’alimentazione serale: opta per pasti leggeri e digeribili, ed evita alcolici.

• Fai una doccia tiepida prima di dormire: aiuta a regolare la temperatura corporea senza stimolare troppo il corpo.

• Usa bene l’aria condizionata: mantieni una temperatura tra 25 e 27°C e assicurati che il flusso d’aria non sia diretto sul letto.

• Bevi con moderazione la sera: idratati bene durante il giorno e limita l’assunzione di liquidi nelle ore serali.

Quando è il caso di rivolgersi a un medico

Se i disturbi del sonno persistono anche al termine dell’estate, o se ti capita spesso di svegliarti più stanco di quando ti sei addormentato, potrebbe esserci una causa più profonda.

In questi casi, è utile parlarne con uno specialista, ad esempio attraverso una visita neurologica per valutare se il problema è legato al sistema nervoso o ad altri fattori interni oppure in caso di russamento importante, sovrappeso e/o risvegli frequenti notturni con agitazione e la sensazione di “fame d’aria” può essere indicata una visita pneumologica per identificare eventuali Apnee Notturne.

In questi casi lo Pneumologia indicherà l’esecuzione di un esame specifico: la polisonnografia, che permette di monitorare l’attività del sonno per una notte intera. Questo esame può essere svolto tranquillamente a domicilio: il paziente riceverà istruzioni per gestire in autonomia il dispositivo da indossare prima di dormire.